Così, quando stamattina il fidanzato appena alzato mi ha chiamata per farmi vedere i bei colori autunnali che si vedono dalla nostra finestra, ho deciso di andare a vedere da vicino questi colori.
Ho caricato in auto gli scarponi e la macchina fotografica e, in un quarto d'ora, sono arrivata all'inizio di un sentiero che mi ha portata in mezzo ad alberi e pascoli.
In questo post saranno le immagini che ho catturato oggi a parlare, peccato non poterti farti sentire l'aria pura e frizzantina e il canto degli uccelli che hanno accompagnato i miei passi.
Betulle e aceri accendono di giallo oro il bosco
Lungo il sentiero filari di betulle rallegrano la vista con i loro colori accesi
Il freddo inizia a farsi sentire, la brina disegna arabeschi su un foglia di betulla.
Le foglie di un acero stanno cambiando colore.
I frutti del Sorbus aucuparia detto anche Sorbo degli uccellatori sono delle piccole meline rosse e succulente, costituiscono un'importante fonte di cibo per gli uccellini. Proprio per tale motivo questo albero era piantata vicino agli appostamenti dei cacciatori.
Ho trovato anche dei fiori come questa centaurea e
questo ranuncolo dal nome latino un po' buffo, Trollius europaeus, in italiano si chiama Botton d'oro.
Lungo il sentiero ho visto tante case, alcune abbandonate, altre usate come seconde case, altre come foresti, forest in piemontese (la o si legge u).
I forest sono alpeggi di mezza quota usati in primavera prima di salire ai pascoli più alti e in autunno prima di ricoverare le mandrie e le greggi per l'inverno.
Sono tutte case in pietra, con i balconi in legno, l'architettura è tipica della mia valle.
Spero che il bel tempo duri ancora qualche giorno, perché mi sa che avrò ancora bisogno di una paio di passeggiate per rigenerarmi.
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